Il TO svolge il suo trattamento riabilitativo in autonomia, ma questo non vuol dire che il confronto con altri professionisti non serva. Anzi ormai sempre di più si sente parlare di “lavoro di equipe” proprio perché ogni operatore possa occuparsi di un “pezzettino” molto mirato della cura del paziente ma che ha senso se amalgamato ai “pezzettini di tutti gli altri”.

Io in primis credo profondamente che un lavoro di squadra sia l’unica soluzione davvero efficace per aiutare davvero una famiglia in difficoltà.

Ad oggi esistono così tante specializzazioni che è letteralmente impossibile essere esperti di tutto! Perciò trovo che l’unica via da percorrere per far sentire una Persona e la sua famiglia accolti nelle loro capacità e difficoltà sia mettere a disposizione ognuno le sue specifiche competenze e soprattutto confrontarsi.


Sapete cosa penso renda un professionista davvero tale?

Essere esperto nel proprio ambito di intervento e riconoscere serenamente e umilmente i propri confini.

Per questo è così importante lavorare insieme e confrontarsi sul proprio operato. Solo così si crea veramente un puzzle ben costruito attorno alla famiglia che chiede il nostro aiuto, senza far sorgere dubbi nella famiglia stessa che magari sente un parere da un terapista e un parere opposto dall’altro.

È lecito avere opinioni diverse, ma van discusse in equipe prima di comunicare a chi richiede la nostra assistenza e si fida del gruppo di professionisti.

Fatta questa doverosa premessa, ecco un piccolo schema che vi può facilitare il riordino delle idee.