
COS’È L’INTEGRAZIONE SENSORIALE ?
L’integrazione sensoriale è un processo neurobiologico che consente alla persona di modulare le sensazioni provenienti dal corpo e dall’ambiente, in modo da rispondere ad esse con un comportamento funzionale e socialmente accettato.
Cosa riesce a fare un bambino che regola e integra adeguatamente le sensazioni?
- Riesce ad apprendere perchè sa mantenersi in un adeguato stato di arousal (attenzione);
- Distingue un imput sensoriale da un altro;
- Sa come iniziare e portare a termine un’azione;
- Affronta i compiti scolastici con successo;
- Gioca in modo efficace e creativo.
Si tratta solo di alcuni esempi che ci portano ad immaginare un bambino ben regolato anche dal punto di vista affettivo ed emotivo, che partecipa in modo attivo e autonomo alle proprie attività di vita quotidiana.
CHI APPLICA QUESTO APPROCCIO E A CHI SI RIVOLGE ?
L’approccio ASI (Integrazione Sensoriale di Ayres) è applicabile solo dal terapista occupazionale certificato.
L’approccio ASI è rivolto in particolare (ma non solo) ai bambini con disordini del neuro sviluppo:
- disabilità intellettiva;
- disturbi della comunicazione;
- disturbo dello spettro autistico;
- disturbo da deficit di attenzione/iperattività;
- disturbo specifico dell’apprendimento;
- disturbi del movimento.


LA SFIDA NASCOSTA
Anche per bambini che non hanno alcuna diagnosi ma che vengono presi per pigri, svogliati o disubbidienti potrebbe in realtà celarsi una sfida sensoriale troppo elevata per loro, che li porta a comportamenti spesso non socialmente accettati e che influiscono inevitabilmente sulle attività di tutta la famiglia.
La disfunzione dell’integrazione sensoriale è una specie di disabilità nascosta, proprio perchè noi non possiamo vedere cosa accade nel cervello del bambino, ma ne vediamo le conseguenze.
L’approccio terapeutico ASI agisce proprio sul modo in cui questi bambini elaborano le sensazioni provenienti del corpo e dell’ambiente, al fine di condurli verso risposte adattive adeguate e per far sì che partecipino in modo più efficace e autonomo alle attività quotidiane.
L’integrazione sensoriale è un processo che dura tutta la vita, ma la riabilitazione in caso di disfunzione è rivolta in particolare ai bambini poichè il loro cervello è straordinariamente plastico, soprattutto fino ai 7 anni.

CHI HA IDEATO QUESTA TEORIA ?
Questa geniale e grande teoria rivoluzionaria conosciuta a livello mondiale è stata ideata dalla dott.ssa A. Jean Ayres negli anni ’70.
Era una terapista occupazionale, psicologa e neuroscienziata.
Ancora oggi vengono continuamente condotti studi clinici per dimostrare quanto questa teoria sia basata sull’evidenza scientifica e quanto possa cambiare la vita di un bambino nonostante non esista ad oggi la diagnosi di « disfunzione di integrazione sensoriale ».
D’altronde questo è anche parzialmente comprensibile, dato che l’integrazione e l’elaborazione dei sensi è un processo continuo che sta alla base di ogni nostra più piccola azione.
E’ una sorta di substrato comune del nostro Essere e Agire.
Un piccolo esempio…
Mentre leggete queste parole state probabilmente inibendo i suoni provenienti dalla stanza a fianco per riuscire a stare concentrati, state mantenendo una postura contro la gravità, aggiustate la posizione se sentite fastidio sotto al sedere e magari prendete un cuscino più morbido, coordinate il movimento del mouse man mano procedete con la lettura, se lo schermo è troppo luminoso siete in grado tranquillamente di oscurarlo, se avete sete siete in grado di recuperare una bevanda e riprendere la lettura dove l’avevate lasciata. State cioè integrando le sensazioni provenienti dal corpo e dall’ambiente.
Non è un sorprendente equilibrio ?